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SALTARE COME UN GRILLO IN GIARDINO (da La Repubblica di Parma)

Saltare come un grillo in Giardino  quando la fantasia ha tre ruote

ARTICOLO Ripreso da: La Repubblica di Parma (LINK DIRETTO ALL'ARTICOLO)

Da oltre mezzo secolo sono il divertimento dei bambini. Basta un colpo di gambe e si... vola. Storia e leggenda di un gioco antico che ormai sopravvive solo nella nostra città

A volte ritornano e a volte non ritornano affatto, semplicemente perchè non sono mai scomparsi. Radicati negli animi come querce nel suolo, alcuni passatempi e giochi che furono dei nostri nonni li vediamo riprendere vita nelle ultime generazioni di bimbi parmensi. E non mi riferisco a "nascondino" e nemmeno a "strega sollevata", mi riferisco a ciò che nell' immaginario di ogni piccolo sognatore si è trasformato in un' autentica autovettura con cui poter sfrecciare lungo vie dritte che si perdono nell'orizzonte come autostrade, senza benzina però, con la sola forza delle gambe: i grilli del Parco Ducale. GUARDA La fotogalleria | Il video

Nessuno di noi è entrato al Parco senza cominciare a fremere all' idea di poter guidare uno di quei marchingegni della libertà, pestando i piedi, facendo i capricci pur di passare almeno un quarto d'ora a bordo del grillo rosso, ovviamente il numero 1.
Se non c'era più però non era un problema, bastava salire su quello verde, o arancione ed era già tutto dimenticato. Natura e meccanica, quella che non inquina, al grande parco convivono da 50 anni, da quando la madre dell'attuale gestore ne acquistò alcuni - non si è mai saputo precisamente quanti- da un artigiano dell'appennino reggiano che li brevettò nel primo dopoguerra. Differenti uno dall'altro per assetto e lunghezza i grilli sono piccoli gioielli di artigianato che possiedono caratteristiche uniche come lo sterzo. E' stato pensato in modo tale che la ruota non possa mai trovarsi in posizione perpendicolare rispetto al verso di marcia evitando il ribaltamento, questo grazie ad una camera d'aria che funge da supporto al perno del volante e sulla quale il perno in movimento, oltre ad una certa angolazione della ruota, scivola e gira a vuoto. Veniva utilizzata la camera d'aria delle ruote della 500 e della 600 ma ora, visto che non si trovano più in nessuna parte del mondo, sono state sostituite con camere d'aria leggermente diverse per spessore che funzionano bene ugualmente.

I grilli c' erano anche a Carrara, a Spezia e a Reggio Emilia ma sono rimasti solo a Parma. Il padre dell'attuale gestore era un bravo fabbro ed apportò alcuni miglioramenti alla struttura mettendo dei cuscinetti in ogni movimento meccanico. Questa malizia li ha mantenuti integri e funzionanti a differenza di quelli delle altre città. Si pedala con entrambe le gambe e si assomiglia ai grilli della campagna, tutti ne vanno matti perchè ci si sente anche un po' piloti: il fascino dell'ingranaggio che amplifica il movimento della gamba con la trasmissione del moto alla catena e poi alla ruota permettono di andare più veloci.
Una velocità immaginaria perchè, "a tutta birra", si possono raggiungere massimo i 7 Km/h. Ma non conta, è ciò che si sogna e che si crede a far comparire il sorriso sul volto,a portarci in una dimensione "altra" più vicina a noi stessi e alla nostra fantasia. E' per questo che ognuno di noi ha bisogno di giocare, anche da grande. E forse è per questo che ci sono ragazzi maggiorenni che ancora li utilizzano.
A cavallo di quelle piccole 3 ruote hanno viaggiato nelle vie del parco almeno 2 generazioni, padri e figli si trovano a vivere le stesse emozioni e le stesse insidie perchè se non si sta attenti anche da lì si cade, ma poi si impara, più che dai videogiochi e dalla televisione. Tradizione, storia, natura e meccanica si incontrano in quell' oasi della nostra città, i bimbi sono radiosi e nel sorriso dei genitori che vedono i figli allontanarsi un poco si legge chiara la nostalgia. Vorrebbero tornarci pure loro. C'era la pista di pattinaggio al Parco che è stata tolta dopo la ristrutturazione. Anche quello è stato un luogo importante di ritrovo e di crescita per tutti i bambini che hanno potuto usufruirne.

Chi la vorrebbe ancora? Chi è d'accordo invece con lo smantellamento? Mandate le vostre foto e i vostri racconti a proposito dei grilli, della pista di pattinaggio e dei giochi perduti, quelli che aspettano solo di essere ricordati e praticati ancora per educare nel modo più naturale e genuino che c'è.

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